Una giuria composta da dodici persone deve giudicare un
giovane ceceno, accusato di aver ucciso il proprio padre adottivo, un ufficiale
russo. Inizialmente i giurati sembrano tutti d'accordo nel pensare che il
giovane sia colpevole ma uno di loro vota in modo contrario. Dato che il
verdetto dev'essere unanime il dibattito inizia e dura per tutta la durata del
film, con colpi di scena e con la messa a nudo della psicologia dei personaggi.
Il film (diversamente dalla versione di Sidney Lumet, La parola ai giurati
(film 1957)) viene frequentemente interrotto da flashback riguardanti la vita
dell'imputato in Cecenia, fin dalla sua infanzia.
Buona Visione!
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